Lo penso anch io.
E' il mio cartone animato preferito e l avrò visto mille volte.
Non mi sembrano poi tanto assurde le teorie che sostengono che si tratti di un richiamo ad un trip psichedelico:
Alice incontra il Brucaliffo e mangia il fungo.
Non solo con l’ingestione del fungo e di altre sostanze commestibili, come biscottini con la scritta mangiami, Alice può variare le proprie dimensioni, ma anche bevendo uno strano liquido in una boccetta. O_o
In effetti la storia di Alice è il racconto di un viaggio fantastico, quindi presumibilmente un suo "viaggio mentale".
Ogni dubbio viene dissipato nel momento in cui lei si sveglia e si rende conto che era tutto un sogno.
Jade forse hai ragione,
ma sono anni che si parla di questa cosa, anche in musica per esempio..
I Jefferson Airplane hanno composto una canzone NON A CASO intitolata "White Rabbit", che spiegano così:
(dal sito ufficiale dei Jefferson Airplane:)
”Grace [Slick] ha sempre detto che "White Rabbit "voleva essere uno schiaffo ai genitori che leggono ai propri figli storie come Alice nel paese delle meraviglie (dove Alice usa alcune sostanze simili a droghe per cambiare il proprio aspetto) e poi si chiedono come mai si drogano una volta cresciuti”.
Grazie alle sue parole enigmatiche, White Rabbit fu una delle prime canzoni ad avere riferimenti alla droga che riuscì ad evitare la censura alla radio.
E poi non facciamo dobbiamo avere di Carrol l idea di uomo perfetto, di pastore buono che scriveva libri per bambini.
Era senza dubbio un genio, oltre che scrittore, matematico, fotografo e logico.
Ma è inneganile che avesse una personalità problematica:
A diciassette anni ebbe un attacco insolitamente tardivo di pertosse che compromise l'udito del suo orecchio destro e probabilmente contribuì ai problemi al sistema respiratorio che lo afflissero per tutta la vita.
Inoltre, continuò per tutta la vita a soffrire di quella che chiamava la sua "esitazione", una forma di balbuzie.
E poi è anche conosciuto per la sua passione per le ragazze e le bambine (e in particolare per Alice Liddell),
la sua collezione di foto di bambine di Oscar Rejlander, le foto che lui stesso scattò e altri elementi della sua biografia hanno da lungo tempo portato alla nascita di teorie sulla sua presunta pedofilia, sebbene pochissimi siano arrivati a suggerire che abbia mai oltrepassato i confini dell'amore platonico per le sue giovani amiche.
Generalmente Carroll chiese sempre alle madri delle bambine di essere presenti quando si accingeva a ritrarre le loro figlie, sebbene anche in questo caso possa porsi il dubbio se questa scelta non fosse un atto di autodisciplina. L'unico caso noto di attrito fra lui e i genitori delle bambine è quello che avvenne nel 1879, ovvero una "improvvisa rottura dell'amicizia" di Dodgson con la famiglia Mayhew dopo che questi gli ebbero rifiutato il permesso di fotografare nude le loro tre figlie maggiori (6, 11 e 13 anni).
Insomma, un tipino particolare.
in più soffriva di "deficit di attenzione" (ADD) e "iperattività/impulsività" (ADHD)..
Non voglio screditarlo, io ho letto i suoi libri ed è lo scrittore che forse stimo di più, ma se mi dicessero che era un pò "fumatello" non farei una piega..
Voce tra l altro che circola già da un bel pò.
E poi, anche nel 1800 conoscevano le droghe.
Non cè da stupirsi.
Il libro tra l altro è ancora più pieno di riferimanti del cartone..
Sulla base di tutto questo resto della mia idea:
Secondo me i riferimenti ci sono,
e i creatori del cartone non hanno esitato ad enfatizzarli.